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Stereotipi sulla sessualità: Alcuni falsi miti da sfatare

Aggiornamento: 21 ott 2021


1. Molte donne si percepiscono come “inadeguate” perché non riescono a raggiungere l’orgasmo durante la penetrazione.

In realtà, questa condizione è del tutto normale: L’orgasmo vaginale è estremamente raro, se non impossibile, e avviene, nella maggior parte dei casi, perché durante il rapporto coitale viene inclusa la stimolazione clitoridea.

Il principale veicolo attraverso cui la donna raggiunge l’apice del piacere è l’orgasmo clitorideo.


2. La soddisfazione sessuale femminile, però, non è necessariamente correlata al raggiungimento dell’orgasmo: Molte donne, infatti, si ritengono completamente appagate dal rapporto sessuale anche in assenza di esso.

Non esistono regole scritte, il piacere sessuale è un fenomeno soggettivo e le modalità adottate per raggiungerlo dipendono dall’individualità della persona che lo esperisce.


3. Il tempo che intercorre tra la penetrazione e l’orgasmo viene tecnicamente denominato IELT (“Intravaginal Eiaculatory Latency Time”).

Recenti studi hanno dimostrato che la durata media di erezione nel popolo Italiano varia tra i 7 ed i 10 minuti; quando, invece, lo IELT si trova tra i 2 e i 3 minuti, potremmo trovarci di fronte ad un caso di disfunzione erettile.

Questa condizione, però, per essere definita propriamente una disfunzione sessuale, deve perdurare almeno sei mesi, causare disagio clinicamente significativo e non essere associata ad un disturbo psicologico, una difficoltà di coppia, l’assunzione di determinati farmici o una condizione medica generale.


4. Non sempre il desiderio o la fantasia erotica rappresentano il punto di partenza per l’attività sessuale: Esistono, infatti, due modi di provare desiderio sessuale: Il desiderio spontaneo ed il desiderio responsivo: Il primo fa riferimento all’avvertire tale sensazione e prendere iniziativa nell’intraprendere un’attività sessuale per soddisfarla. Il secondo, invece, è più ricettivo ed ha bisogno di un’adeguata stimolazione sessuale affinché possa essere percepito.

Anche in questo caso, non esiste un approccio corretto ed uno sbagliato: La sessualità umana ha come peculiarità la soggettività del proprio vissuto che la rende differente da individuo a individuo.


5. Nelle relazioni amorose è normale assistere ad oscillazioni del desiderio: Ci saranno periodi in cui un partner avrà un maggior desiderio sessuale rispetto all’altro, si troverà a cercare più spesso la stimolazione sessuale e viceversa. E’ improbabile che la coppia, infatti, sia sempre in sincronia in tale ambito e la consapevolezza di tale dato è di fondamentale importanza nella gestione di conflitti scaturiti da situazioni simili.


6. Le fantasie sessuali rappresentano uno strumento attraverso cui la persona può auto-erotizzarsi a livello mentale.

E’ possibile avere fantasie sessuali rispetto a qualcosa che, nella realtà, non desideriamo realmente. Basti pensare che il 62% delle donne riporta fantasie di stupro, che includono, però, se stesse come desiderose, l’artefice della violenza come attraente e l’atto sessuale stimolante per entrambi.

Inutile sottolineare che la donna non desidera realmente che avvenga un evento di tale portata traumatica, ma attraverso la fantasia riesce a mettere in scena, senza correre rischi, qualcosa che nella realtà non può accadere. La fantasia sopracitata esprime, in realtà, il bisogno di lasciare le redini e non avere responsabilità.

Alcune fantasie possono mettere in allarme: Ciò avviene, comunemente, nei casi in cui uomini eterosessuali trovano eccitante immaginare di sperimentare rapporti omosessuali o bisessuali, e viceversa. Il significato inconscio di tale fantasia riguarda la volontà di migliorare la conoscenza di se stesso e della propria sessualità.

La fantasia sessuale, se rispecchia qualcosa che consciamente non desideriamo, non rappresenta una problematica da analizzare ma ha la funzione di incrementare la creatività, il desiderio, l’eccitazione e l’orgasmo.


7. E’ credenza comune che la masturbazione sia una pratica tipica esclusiva delle persone single; Molto spesso, nelle coppie, avvengono discussioni in seguito alla scoperta che l’altro prosegue con l’autoerotismo seppur sia presente una vita sessuale attiva. Quello che viene percepito è che il partner non sia soddisfatto del rapporto di coppia.

In realtà, quello che accade è tutt’altro: La masturbazione è un comportamento che fa parte della sessualità e permette di conoscersi meglio, di imparare cosa piace e cosa no e di apprendere una consapevolezza utile a vivere serenamente la sessualità in coppia.

Diventa un comportamento disfunzionale quando rappresenta l’unica modalità di vivere la sessualità pur avendo una relazione stabile. Ciò avviene, in particolar modo, nel caso della porno-dipendenza, e, come tale, va indagato e, se necessario, affrontato.



di Diletta Tomaselli




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